13. I vantaggi dell' approccio analogico


L'approccio analogico nasce dal bisogno di adeguare la didattica alle ultime scoperte della ricerca, non si può considerare concettuale perché non impone al bambino la conoscenza dei concetti matematici, ma sfrutta le sue competenze numeriche innate per favorire l’apprendimento di tali concetti in modo intuitivo. Il punto di partenza è sempre la subitizzazione: se io posso vedere la quantità cinque nel suo insieme potrò ampliare la possibilità di subitizzare oltre i 3-4 elementi. Stavolta però invece di utilizzare colori diversi utilizzeremo un piccolo spazio ogni cinque elementi.




Così avremo una linea dei numeri (chiamata da Bortolato “Linea del 20”) senza numero zero. Ne conseguono alcuni vantaggi: prima di tutto se devo rappresentare una quantità, per esempio sei bambini, li rappresento realmente con sei elementi e non con le sette cifre della linea tradizionale. Inoltre, con la linea dei numeri per contare devo fare i salti (1,2,3,4,5,6), si tratta di un’operazione di mero conteggio che non produce abilità in quanto

consiste semplicemente nel ripetere meccanicamente una serie di numeri.
 Al contrario con la linea del 20 trovo subito il numero senza bisogno di contare: operazione che mette in moto il cervello del bambino il quale riconosce immediatamente le quantità 5 (perché 5 palline sono divise da uno spazio) e 1
Un altro vantaggio della linea del 20 è che posso percepire immediatamente la differenza tra 6 palline e la pallina numero 6 
Posso inoltre intuire immediatamente che l’ordine in cui sono contati gli elementi non ne modifica la cardinalità (irrilevanza all’ordine), perché sei elementi si possono trovare a sinistra, a destra o nel centro, ma sono sempre sei elementi 
Da ciò derivano tutta una serie di strategie di calcolo nelle addizioni e nelle sottrazioni. Vediamo un paio di esempi: dovendo calcolare 9 + 6 potrò aggiungere sei palline con facilità senza contare pallina per pallina mentre sottraendo 9 a 12 posso togliere immediatamente le prime 9 palline senza contare (le prime cinque e quattro dopo lo spazio) invece di toglierle una per una dalla fine.