14. Nuovi strumenti didattici al posto dell’abaco



Abbiamo già parlato del Rekenrek, lo strumento didattico ideato dal ricercatore olandese Adrian Treffers, questo strumento ha avuto subito un grande successo in tutto il mondo sostituendo quasi del tutto l’abaco tradizionale, per verificarlo basta cercare su internet la parola abaco nelle varie lingue straniere (abaco-tedesco, àbaque-francese, abacus-inglese ecc.), il motore di ricerca non trova l’abaco tradizionale formato da aste e palline bensì strumenti didattici molto simili al Rekenrek. Negli Stati Uniti d’America si parla di “MathRack ” con 5,10,20 e 100 palline. 




Il principio è lo stesso del Rekenrek, le palline sono divise in cinquine, rosse e bianche. Esiste anche uno strumento denominato “Bead String 100” formato da 100 palline in fila inserite in una corda



In Germania l’abaco è uno strumento formato da palline che ruotano e cambiano colore




 mentre in Francia esistono anche dei “timbri analogici” 


Anche in Inghilterra l’abaco non è formato da aste e palline, ma è diventato uno strumento analogico simile al gioco della tombola .




 Strumenti simili esistono anche in Spagna e in Polonia 


Questi strumenti analogici formati da palline colorate facilitano l’apprendimento dei processi semantici nel bambino quindi, riferendoci alla metafora della montagna citata nel capitolo precedente, saranno utili all’inizio della salita e permetteranno al bambino di riconoscere e manipolare le quantità. Esistono anche altri tipi di strumenti che riguardano invece l’aspetto lessicale del numero e quindi saranno utili quando il bambino, durante la salita della montagna, si troverà a metà strada e imparerà a leggere i numeri. Si tratta di strumenti in cui vengono rappresentati i numeri con il codice arabico 


Dunque all’estero l’abaco tradizionale è stato sostituito da strumenti analogici. In Italia non è così: se cerchiamo sul web la parola abaco troviamo ancora il vecchio abaco formato da aste e palline, nonostante ciò esistono anche strumenti simili al Rekenrek ideati da Camillo Bortolato che è altresì l’autore di un percorso didattico specifico chiamato comunemente “metodo analogico” o “metodo Bortolato”